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E nel 2009 c'è stato anche il terremoto

--IO--

Salve,la mia domanda merita un resoconto della vita passata un pò lungo..ho 24 anni e ultimamente non riesco ad essere come sono sempre,allegra,solare,scherzosa..ho sempre in testa un milione di problemi e vorrei solo liberarmene. quando ero piccola i miei litigavano ogni sera a cena a causa di problemi economici e molto spesso volavano piatti e sberle fra loro. ho un fratello più piccolo,di 22anni,che aveva sempre paura e per farli smettere a volte urlavo più che potevo così da distogliere la loro attenzione dai motivi della lite e farli smettere. io e mio fratello spesso ce ne stavamo x conto nostro in camera,anche mentre continuavano a litigare. alle volte capitava quando avevamo da studiare e altre anche in piena notte,a causa del sesso. noi sentivamo tutto e ancora oggi mi dà fastidio solo a pensarci.poi abbiamo perso la casa,sempre a causa di quei problemi economici. si sono separati i miei(tutt'ora non so se sono separati o divorziati e non m'interessa)e spesso io stessa dicevo a mamma che forse era meglio x tutti che lo facessero. non ho mai chiesto l'opinione di mio fratello. credo di aver sbagliato in questo, ma avevo 20 anni circa e troppe cose x la testa..poi abbiamo traslocato in una casetta dove siamo ancora e il trasloco x me è stato pessimo perchè mia madre non parlava più, era sotto shock e i parenti che erano venuti ad aiutarci chiedevano a me dove andavano sistemate le cose,a me che non sapevo nulla di questa casetta e che fino a qualche giorno prima volevo anche rifiutarmi di vederla. mentre facevo il trasloco e reggevo x mamma tutto ciò studiavo anche e lavoravo in un bar del mio paese. una sera sono crollata e ho pianto senza riuscire nè a smettere nè a spiegare nulla al mio capo che cercava di calmarmi. poi mi sono licenziata x la vergogna. credevo finalmente di aver trovato un pò di pace(nel periodo in cui litigavano i miei bevevo spesso la sera e il giorno stavo sempre sul divano,ma poi x fortuna ho trovato la forza di ricombinare qualcosa di buono) e nel 2009 c'è stato anche il terremoto. mi ha causato non pochi problemi di sonno, anche se cercavo di dormire a casa mia sin da subito x vincere le paure,nonostante casa fosse in zona rossa. entravo perchè non volevo stare sulla costa, non conoscevo nessuno e non avevo nulla da fare finchè non ho trovato lavoro lì anche x allontanarmi dalla situazione iniziale che prevedeva 17 persone e 3 cani in 3 mini-appartamenti da mare. ora studio, da quell'anno ho cambiato università come già avevo deciso. studio lingue e letterature europee ed extraeuropee. una cosa che mi era sempre piaciuta. e mi piace. però faccio tanta, ma davvero tanta fatica ormai sia x concentrarmi che x andare avanti e ritrovare il sorriso. qualche mese fa ho avuto anche un altro brutto periodo:cercavo di aiutare un mio amico che era sempre depresso e credevo in lui, lui invece mi ha sempre e solo preso in giro e raggirato in maniera orrenda e solo ora l'ho finalmente allontanato.ho saputo da mia madre che gli hanno diagnosticato la schizzofrenia. forse il suo comportamento con me dipendeva anche da questo? poi alcuni giorni dopo ho litigato con mia madre perchè alle volte,poverina, con quello che ha passato urla, stressa me e mio fratello, chiede con toni insopportabili le cose..ma cerco di capirla solitamente. quella volta non ce l'ho fatta perchè stavo anche studiando e siamo arrivate alle mani. mi ha rotto in testa un utensile e ho dovuto mettere dei punti in testa quel giorno. ho impiegato molto tempo x far pace con lei. mesi. giorni fa è venuto a trovarmi quel mio amico "schizofrenico"(per capirci)e ho litigato anche con lui perchè è egoista davvero troppo alle volte e perchè in fondo non voglio più averci a che fare dato che non mi fido più di lui. e già faccio fatica a fidarmi delle persone in generale..ho alzato le mani perchè non sapevo più come mandarlo via e lui non voleva proprio saperne. lo ha allontanato una mia amica poi, per fortuna. credo di avergli fatto abbastanza male, ma volevo solo andarmene x conto mio e stare un minuto da sola x calmarmi e lui non mi ha ascoltato. io non so più che pensare, di me e di ciò che mi accade intorno. vorrei solo la tranquillità, nemmeno la felicità. e non mi lasciano trovarla. vorrei una persona accanto a me e non riesco ad amare nessuno,allontano tutti alla prima difficoltà e non molta gente ormai mi sopporta. neanche le mie amiche,credo. è da capodanno che si dimenticano con una facilità estrema che esisto..l'unica persona con cui parlo di tutto è la mia coinquilina,ma lei ha già molti problemi x conto suo..alle volte evito. ho voluto bene ad un ragazzo per 10 anni, mi ha sempre preso in giro e io gliel'ho lasciato fare. ed ora non sento più niente per nessuno. come posso riprendermi tutto ciò che mi apparteneva? la spensieratezza, l'allegria,l'amore,la gioia di vivere..questa è la mia domanda. prima avevo tanta gioia di vivere,soprattutto a 12 anni,dopo che mi avevano tolto un tumore benigno e mi ero sentita così fortunata nel vedere che io stavo bene e altri bambini avevano perso chi un arto, chi quasi la vita,chi la gioia..e poi il mio ultimo problema è che ho abortito quando avevo 17 anni.ero fidanzata da 4 anni con lui,gli volevo molto bene ma non credevo di amarlo e visti i miei problemi economici, la mia età e la mia paura ho deciso di non volere il bimbo. ecco tutto. il problema di mio fratello è che invece ultimamente troppo spesso l'ho visto rientrare a casa e vomitare perchè aveva bevuto. (nostro padre qualche volta litigava con mamma anche x questo). se può darmi una mano, le sarò grata eternamente. IO.

 

>Carissima,

innanzitutto volevo dirLe che capisco e comprendo il Suo dolore: indubbiamente la Sua storia è stata toccata da tante sofferenze e traumi di ogni genere.

È davvero difficile essere allegri e spensierati dopo una vita così ma, Le garantisco, si possono ancora vedere spiragli di luce e l’alba di una nuova vita con un aiuto adeguato.

Lei è, soprattutto, una vittima e come tale reagisce agli eventi della vita con sfiducia, distruzione, negazione.

Crescendo in un ambiente non protetto sente la necessità di qualcuno che Le possa fare da base sicura ma si approccia a fatti e persone che non sono una risorsa e dai quali, del resto, riceve solo comprensione per le stesse ferite.

Per quanto riguarda il suo modo di relazionarsi agli altri, mi viene da pensare che Lei conosce l’aggressività, la rabbia, l’intolleranza come modi di fare ma da qualcuno l’ha imparato.

Paradossalmente Sua madre per sopravvivere si è “attaccata” alla sua malattia psichiatrica, Suo fratello all’alcolismo, e Lei ha un vortice di pensieri su come uscirne.

Ma, come ben sa, non funzionano nessuna delle modalità sopradescritte e un modo che, Le consiglio, per venirne fuori potrebbe essere quello di affidarsi ad un esperto che Le possa far vedere quanto ancora si può fare e che c’è sempre tempo per ricominciare.

 

Dott.ssa Giuseppina Ribaudo

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