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Il suo comportamento non è così eclatante da farmi dubitare del suo affetto?

--Marco--

Innanzi tutto vi ringrazio per questa possibilità di consulto on line e poi vorrei farvi una semplice domanda.
Ho un rapporto niente male con mio figlio di 16 anni che nonostante fossi divorziato da 12 ha sempre vissuto con me ma a volte mi rendo conto di essere forse un pò troppo apprensivo. Sono ricoverato da 6 giorni circa per accertamenti clinici di vario genere (nulla di importante comunque e lui ne è al corrente) e a tutt'oggi non ho ancora avuto il piacere di vedere mio figlio quì da me per farmi una visitina di cortesia. Premetto che comunque mi chiama tutti i giorni ma di venire a trovarmi non se ne parla. Bene la mia domanda è questa:
devo dedurre da questo suo comportamento che nel nostro rapporto possa esserci qualche lacuna oppure il suo comportamento non è così eclatante da farmi dubitare del suo affetto?

 

>Gentile sig. Marco,
penso che, innanzitutto, sia importante sottolineare che l'ambiente ospedaliero è spesso fonte di paure per le persone adulte, quindi, a maggior ragione, può esserlo anche per un adolescente. L'ospedale è infatti un ambiente freddo, in cui è possibile recarsi solo negli orari di visita e per molti di noi è sinonimo di malattia, di sofferenza, talvolta anche di morte. Nonostante lei sia ricoverato, per fortuna, solo per degli accertamenti medici, è probabile che suo figlio non sia in grado di gestire la situazione, che abbia delle ansie, dei timori, di cui forse è solo in parte consapevole. Se ci fosse un adulto a sollecitarlo e ad accompagnarlo a farle visita, probabilmente non si tirerebbe indietro. Il fatto che si interessi al suo stato di salute è testimoniato dalle frequenti telefonate attraverso le quali chiede sue notizie; ciò equivale a dire: "Papà, io ci sono, non ti vengo a trovare perchè ho le mie difficoltà, ma voglio accertarmi che tu stia bene". Andrebbe forse chiarito cosa intende per "padre un po' troppo apprensivo", se si descrive in questi termini solo in riferimento a questa situazione o più in generale. Crescere un figlio è un'ardua impresa. Occorre però prestare attenzione a non riversare le proprie ansie sui figli (se è questo a cui si riferisce con il termine "apprensivo"). Detto ciò, se quanto mi riporta è il solo motivo che l'ha portata a mettere in discussione il rapporto con suo figlio, penso di poter affermare che non è il caso di preoccuparsi e soprattutto di dubitare del suo affetto.
Le auguro buona fortuna per tutto,

Dr.ssa Caterina Belvedere

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